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Cinque anni senza Mark Hollis, icona pop degli anni Ottanta

Cinque anni senza Mark Hollis, icona pop degli anni Ottanta

It’s my life
Don’t you forget
It’s my life
It never ends

Il 25 febbraio 2019 muore a Londra, all’età di 64 anni, Mark Hollis, frontman dei Talk Talk e indelebile icona pop degli anni Ottanta.

La notizia all’epoca venne twittata da Tim Pope, regista dei videoclip dei Talk Talk.

Ed è proprio con un loro videoclip, quello di It’s My Life, singolo del 1984 che anticipò il secondo album omonimo dei Talk Talk, che oggi voglio ricordarlo.

“[…] il silenzio è la cosa più importante che hai, una nota è meglio di due, lo spirito è tutto, e la tecnica, sebbene abbia un grado di importanza, è sempre secondaria”

Nel videoclip, Mark Hollis si trova allo Zoo di Londra, tra i vari animali che lo popolano, e come gli animali dello zoo, si sente bloccato, non libero… tanto che non riesce nemmeno a cantare…

Queste immagini di triste costrizione stridono con quelle di piena libertà ed energia vitale di cui invece godono gli animali che vivono allo stato brado e che appaiono nelle riprese naturalistiche a mo’ di documentario.

Anni dopo, precisamente nel 2003, i californiani No Doubt hanno realizzato una splendida cover di It’s my life.

Il videoclip della versione di It’s my life dei No Doubt è stato diretto da David LaChapelle, è ambientato negli anni trenta e vede protagonista Gwen Stefani nei panni di una vedova nera, il cui look assomiglia a quello dell’attrice Jean Harlow, che viene processata e condannata a morte per l’uccisione di tre uomini, interpretati dai tre componenti maschili dei No Doubt.


Fonte immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/54683323@N07/33670917848

Mark Hollis-portrait 2 | Dr. Space | Flickr
Scarica questa immagine su: Flickr | Dettagli licenza
Autore: Dr. Space


 

 

Pubblicato il: 25/02/2024 da Skatèna