Compie 20 anni “Banditi” di Assalti Frontali, pietra miliare del Rap italiano
di Skatèna
Banditi. Esclusi. Irregolari. Senza divisa. Prigionieri. Esiliati. Immigrati. I banditi da un sistema di leggi e da un ordine economico. I banditi sono quelli che sfuggono al potere e lasciano presagire una vita senz’ordine. Dai banditi nasce una nuova umanità, nasce una nuova idea di cittadinanza. Chi è messo al bando ruberà il tempo, i soldi, lo spazio, ruberà la gioia di essere in vita. Essere banditi è anche una condizione di solitudine, un destino che vuole preparazione e disciplina interiore… perché il bandito non ha garanzie e può essere ucciso senza colpa alcuna. Non appartengo al vostro mondo…del vostro mondo niente mi appartiene lecitamente (Militant A – Assalti Frontali)
Vent’anni fa usciva Banditi, quarto disco di Assalti Frontali (considerando anche Batti il tuo tempo di cui Assalti Frontali era l’etichetta) prodotto da Ice One, pietra miliare del Rap italiano che propone tredici tracce ispirate al banditismo, quello politico e quello sociale, come stile di vita.
Collaborano al disco:
- Militant A, voce
- Ice One, produzione
- Sioux, voce, mixaggio
- Lou X, mixaggio
- San Sante, produzione
- Meron, cori
Riporto un estratto del nuovo libro di Militant A “Batti il tuo tempo – 30 anni di poesia della strada” in uscita a fine novembre @goodfellas_it
#assaltifrontali
“Vent’anni fa, in questi giorni di luglio, usciva Banditi. Quarto disco di Assalti Frontali (considerando anche Batti il tuo tempo di cui Assalti Frontali era l’etichetta). Pietra miliare del rap italiano. Scrissero Nanni Balestrini e Aldo Nove: “La musica di Banditi è metronomica, precisa, un tempo che racchiude un pensiero, un rap che fa i conti con i movimenti della realtà. Non basta dire “la storia siamo noi”, come i cantautori di un tempo, bisogna anche viverlo, provarlo attraverso musica e parole”. Banditi, amato e consumato da migliaia di cuori ribelli, per lungo tempo divenne bandito per davvero, esaurito (la BMG venduta alla Sony), risultò introvabile per più di quindici anni (fu ristampato due anni fa), ma a ogni concerto “Va tutto bene”, “Banditi”, “Zero tolleranza”, “Notte d’acqua” erano richieste a furor di popolo. La sua forza è anche nella cosiddetta B-side: “Risvegli”, “Il tempo dell’attesa”, “Notte e fuoco”, “Il viaggiatore”, “A 30 miglia di mare” sono perle che raccontano un periodo di scelte e solitudine, di transizione dalla fine anni ‘90 ai duemila, quando si passò dall’era dei centri sociali ai margini, alla lotta in tutta la società. Prodotto da @iceone_official lavorarono in studio anche Sioux e Lou X.
Il primo pezzo che scrissi fu “Va tutto bene”, la fine di un legame profondo, una lacerazione, inizialmente composto da due strofe e ritornello rap. Feci sentire il testo a Sebi, ci pensò qualche minuto e poi tirò fuori dai suoi mille vinili un disco country che iniziava con un giro di chitarra irresistibile, lo campionò e sembrava fatto per quelle parole. Tornando in macchina da Ostia dove provavamo, avevo il pezzo che girava sullo stereo, lo ascoltavo con Sioux, lei parlava ma si interruppe e disse: “E’ proprio bella”. Per me era una bomba. Alla BMG però non bastava per chiudere il contratto, volevano qualcosa di più simile ai successi di quel periodo “Qualcosa tipo Britney Spear o “Quello che sei per me” della 99…” diceva il” boss” Roberto Gasperini, che amava cmq la poesia di Assalti…“.