Compie 20 anni “Surrender”, capolavoro dei Chemical Brothers
di Skatèna/Karol
Compañeros, nuestra ruta ya no es la del miedo. Es una revolución humana, una invitación para aquellos que no quieren escuchar. Nuestra camino es la liberación ante una insaciable globalización que quiere vernos morir en un desierto de soledad
Il 21 giugno 1999 esce per la Virgin “Surrender”, il terzo album dei Chemical Brothers.
Il disco ottenne un ottimo successo commerciale e, come il precedente, ha visto la collaborazione di Noel Gallagher degli Oasis per il brano musicale Let Forever Be.
I Fratelli Chimici, come amavano chiamarli alcuni miei amici all’epoca in cui la loro musica spopolava ancor più che ora, sono un duo britannico di musica elettronica, che assieme a Prodigy, Fatboy Slim e Crystal Method, sono stati tra i pionieri del big beat (chiamato anche, e proprio in loro onore, chemical breaks).
GLI ESORDI
- Ed Simons, londinese classe 1970, appassionato di musica e di aeroplani, ha da sempre avuto una predilezione per il groove e l’hip hop, e da adolescente ascoltava i New Order e gli Smiths.
- Tom Rowlands, classe 1971 ed originario di Kingston upon Thames, è un amante della cultura scozzese, di cornamuse, ma anche di generi musicali come il 2 tone ska e l’elettronica di Kraftwerk, New Order e Cabaret Voltaire.
I due si conobbero all’Università di Manchester e furono attratti dalla scena musicale dell’epoca, nota come “Madchester“. Cominciarono a lavorare come DJ nel club Naked Under Leather nel 1992 proponendo techno, house e hip hop.
All’epoca si facevano chiamare The Dust Brothers (in relazione all’omonima e già nota band famosa per aver collaborato con i Beastie Boys) ma nel 1995 furono costretti a cambiar nome in Chemical Brothers a causa della loro crescente fama e delle minacce di azioni legali da parte dei reali Dust Brothers.
Dopo qualche tempo, non trovando più pezzi hip hop strumentali da utilizzare nei loro DJ set, decisero di creane di propri. Usando un impianto stereo Hitachi, un computer, un campionatore e una tastiera, registrarono Song to the Siren, distribuita dalla label Junior Boy’s Own nel 1993.
Il resto è storia.
Proprio oggi Surrender compie 20 anni e noi festeggiamo questo anniversario proponendovi il videoclip di Out Of Control, terzo singolo estratto. Alla track hanno collaborato Bernard Sumner dei New Order alla voce e alla chitarra, con le voci di fondo di Bobby Gillespie dei Primal Scream, e il riff di basso è esplicitamente ispirato da She Has A Way di Bobby Orlando.
Il video, diretto da W.I.Z., inizia con una voce fuori campo che pronuncia parole di speranza e di lotta:
“Compañeros, nuestra ruta ya no es la del miedo. Es una revolución humana, una invitación para aquellos que no quieren escuchar. Nuestra camino es la liberación ante una insaciable globalización que quiere vernos morir en un desierto de soledad“.
Le immagini si riferiscono al conflitto messicano tra il governo e l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), movimento armato clandestino di stampo anticapitalista, libertario e indigenista, attivo dai primi anni ‘90 in Chiapas, lo Stato più meridionale ed uno dei più poveri del Messico, il cui portavoce e’ stato il subcomandante Marcos.
Nel video i protagonisti, interpretati dalla magnifica attrice e modella Isabel Rosario Dawson e da Michel Brown, sono due amanti ribelli che preparano una molotov ed eludono l’esercito grazie alla bellezza della Dawson. Una volta lanciata la molotov contro l’esercito, la sequenza appare su uno schermo tv, risultando essere lo spot (fortemente sensuale e sessista) della bevanda “Viva-Cola”. La camera da presa si sposta all’esterno di un negozio di elettronica, prima che vengano spaccate le vetrine dai veri ribelli. Il ragazzo che infrange la vetrina dove passa lo spot ha una canotta con la scritta “It’s the real thing” che ricorda la storica pubblicità della Coca-Cola.
Il video termina con una notte di guerriglia, scontri e disordini riprese da una telecamera a spalla.
Buona visione… buon Flusso di Musica a tutti. Para Todos Todo, nada para nostro.