Compie 27 anni “Undertow” dei Tool
Non siamo metal, non siamo grunge, non siamo rock e non siamo country. Siamo i Tool
di Karol Lapadula
Il 6 aprile 1993, in piena epoca grunge, usciva per la Zoo Entertainment Undertow, il primo album dei Tool, band il cui nome, che in gergo militare significa “colui che tradisce per i propri interessi e obbedisce ciecamente ad ogni regola impostagli dall’alto” fu scelto da Maynard James Keenan in quanto era stato un aspirante marine dell’esercito statunitense.
Nell’album, un tripudio di musica alternative rock/prog rock, sono presenti 9 tracce più una nascosta, scritte per la maggiorparte all’epoca del primo EP Opiate, anche se Keenan e Jones avevano cominciato a scrivere insieme già dal 1987.
È di Adam Jones l’artwork di Undertow: i nudi che causarono la censura, la radiografia di un uomo con un dildo inserito nel culo, sono tutte sue creazioni. Lo stesso vale per Moe, il maialino “da compagnia” di Jones che appare sul retro-copertina. La parola “undertow” che appare sul fianco dell’animale, naturalmente, è stata aggiunta in post-produzione.
Da Undertow furono estratti i singoli Undertow, Prison Sex e Sober.
Di Prison Sex e Sober vennero realizzati anche i videoclip sul disturbato andante e in stop motion, che potete vedere più sotto.
I Tool ricevettero una cattiva pubblicità per l’uscita del primo video, che è opera sempre di Adam Jones (che oltre che musicista, è anche truccatore e creatore di effetti speciali per il cinema), in quanto sia il video che il testo della canzone alludono all’abuso sui minori, e questo provocò reazioni controverse, tanto che, nonostante alcuni critici lo avessero apprezzato, MTV decise di non mandarlo più in heavy rotation.
Il video di Sober, invece, che divenne una hit nel marzo del 1994, fece vincere ai Tool un premio indetto da Billboard nella categoria “Best Video By A New Artist”.
Nello stesso periodo in cui uscì Undertow, i Tool andarono in tour col circus del Lollapalooza, un festival musicale itinerante nato grazie a Perry Farrell dei Jane’s Addiction, che vede esibirsi musicisti alternative rock, rap e punk, oltre che essere un contenitore di spettacoli teatrali e di danza. Fu dunque anche grazie a questo festival che i Tool ottennero crescenti visibilità e popolarità.
Durante l’ultima data del Lollapalooza, che si tenne a Los Angeles, i Tool vennero introdotti sul palco dall’amico comico Bill Hicks, che tra tra l’altro ha ispirato la genesi di Undertow, come si può leggere nelle note di copertina. Lo stesso Keenan una volta dichiarò che le registrazioni degli spettacoli di Hicks erano uno dei suoi ascolti preferiti quando viaggiava in tour: “Gli mandammo copie del disco. Ci ha ringraziato, non si era accorto di essere nei crediti”. Hicks purtroppo morì nel febbraio 1994: di seguito, un video in cui i Tool annunciano la sua morte durante un loro concerto.
Pubblicato il: 06/04/2020 da Skatèna