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TALKIN'LOUD CON ALESSIO RAMACCIONI e FEDERICA PIETRA

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Marky Ramone: “La musica deve unire, non dividere! Non ho mai voluto suonare con bandiere dietro di me”

Marky Ramone: “La musica deve unire, non dividere! Non ho mai voluto suonare con bandiere dietro di me”

Pochi giorni fa ha infervorato le discussioni sul web la notizia secondo la quale Marky Ramone, l’ex batterista dei Ramones, si è rifiutato di suonare al CSA Baraonda di Segrate perché sul palco c’era una bandiera palestinese.

«Una posizione ignava e indifferente a quanto sta accadendo a Gaza e tanto più assurda perché espressa proprio al momento di salire sul palco, non 1 minuto prima», così avevano fatto sapere dal Baraonda tramite un comunicato.

Oggi, a distanza di una settimana, arriva la risposta del team di Marky Ramone, inviata tramite mail alla testata Rolling Stone Italia e che qui riporto:

«La data era organizzata da Paolo, lo storico presidente del fan club italiano dei Ramones, per festeggiare il suo 60esimo compleanno e per l’occasione ha chiamato Marky vista la profonda amicizia che lo lega a lui; questo vuol dire che Paolo ha pagato tutto di tasca sua: cachet dell’artista, hotel, cibo, ecc… e quindi il centro sociale non ha tirato fuori un euro per la data, quindi gli 8 euro d’ingresso sono stati imposti dal CSO perché, per politica del posto, non vogliono mettere biglietti superiori agli 8 euro.
Appena arrivati al posto abbiamo visto la tipologia di locale e la bandiera palestinese sul palco, ma, alla nostra richiesta di usare il proiettore per proiettare i loghi dei gruppi, la bandiera è stata tolta.
Durante lo show degli Infiltrados è stato proiettato un messaggio proGaza (visto che la band non aveva il logo da proiettare), mentre quando è stato il momento di Liz and the Kids è stato proiettato il loro logo.
Quando è stato il momento di Marky è apparsa la bandiera palestinese di lato alla batteria senza aver chiesto niente a nessuno; Marky chiede gentilmente di toglierla perché lui da sempre non suona con bandiere o simboli politici perché, parole sue “la musica deve unire, non dividere! Non ho mai voluto suonare con bandiere dietro di me, addirittura una volta ho fatto togliere una bandiera degli Stati Uniti perché poteva essere strumentalizzata. Io ero andato a suonare per festeggiare il compleanno del mio amico Paolo, nessun altro motivo”. Il comunicato fatto per giustificare la non esibizione di Marky è pieno di inesattezze e, visti i toni usati dal palco, ha messo a rischio l’incolumità dell’artista e della sua strumentazione, dato che ha dipinto Marky come una persona di bassi principi, cosa che assolutamente non è».


Fonte immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/shankbone/3498280349

Scarica questa immagine su: Flickr | Dettagli licenza
Autore: David Shankbone 
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Pubblicato il: 25/11/2023 da Skatèna