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RECENSIONE “IL FIGLIO DEL DIO DEL TUONO”

RECENSIONE “IL FIGLIO DEL DIO DEL TUONO”

RECENSIONE “IL FIGLIO DEL DIO DEL TUONO”

Eccomi a recensire uno dei migliori scrittori in circolazione, Arto Paasilinna, è stato un guardia boschi, giornalista, poeta nonché scrittore di culto della regione finlandese. I suoi libri sono al contempo divertenti e riflessivi, il suo umorismo lo affianco volentieri all’immenso Pirandello ma questa è un’altra storia…Il libro che vi propongo oggi è a mio avviso il più riuscito. Molto da riflettere circa la religione cattolica che si avvale di riti e simbolismi, cadendo spesso e volentieri nel ridicolo. La storia in sintesi è quella del gruppo di dei che vive nei cieli finnici, i quali accorgendosi di non avere più nessun seguace vogliono “copiare” il dio cattolico nel mandare il figlio del dio più alto grado in carica per acciuffare nuovi adepti. Momenti divertenti ce ne saranno sopratutto quando Rutja cercherà di capire il cattolicesimo e Gesù. Voglio però questa volta aggiungere delle righe copiandole direttamente dal libro per capire meglio come con leggerezza ed acume Paasilinna ci fa riflettere e nel contempo ridere. Ecco lo stralcio che ho scelto:

“Cos’hai tu contro i comunisti?” domandò Rutja un po’ irritato. Aveva sentito dire che i comunisti erano essenzialmente lavoratori poveri che sostenevano il principio della giusta e della spartizione della ricchezza. Secondo loro, ciascuno doveva ricevere in base ai suoi bisogni e non in base a quanto riusciva a carpire in denaro agli altri. Anche gli strumenti di lavoro dovevano essere di proprietà comune, affinché nessuno potesse trarne indebitamente profitto. Idee assolutamente ragionevoli, secondo Rutja.

Ecco questo è il mio augurio, attraverso questa recensione, di buon 25 Aprile

Orietta

Pubblicato il: 25/04/2018 da Redazione Radio Città Aperta