Rock Levante: Kenji Kawai

Di Matteo Giacchè

In passato abbiamo parlato di Joe Hisaishi per quanto riguarda il mondo delle soundtrack giapponesi. Un altro gigante del settore è, senza ubbio, Kenji Kawai.
Compositore e arrangiatore, vanta il suo nome tra i credits di lavori rappresentativi come Ranma 1/2, Devilman, Gantz e tanti altri.

Formatosi come musicista a Tokyo alla Shobi Music Academy, inizia la sua carriera con la band Muse (no, non quella di Matt Bellamy), partecipando a diversi contest. Quando arriva il momento di fare il grande salto, ed entrare nel mondo dell’industria musicale, i membri decidono i sciogliersi. Kawai inizia a comporre jingle per annunci pubblicitari, fino all’incontro con la regista Naoko Asari, che gli consiglia di provare a comporre musica per anime. Consiglio azzeccato, perché è proprio su questo genere che Kanji Kawai costruirà la sua prolifica carriera.

Il suo capolavoro è sicuramente la colonna sonora di Ghost in the Shell, lavoro di animazione che negli ultimi anni ha conosciuto nuovo successo grazie anche alla rivisitazione cinematografica che vede Scarlett Johansson nei panni della protagonista.

Kenji Kawai – Making of a Cyborg (Ghost in the Shell)
https://www.youtube.com/watch?v=5tsHgm2mIS0

Il suo stile si sposa spesso a atmosfere cupe, e ha creato atmosfere di rara bellezza per lavori di animazione, ma anche per film che hanno raggiunto il grande pubblico.

Kenji Kawai – Demon Clan (Devilman)
https://www.youtube.com/watch?v=UCq6NPii9wc&list=PLr2-yGM1jhhNNZopOT0gtG4DJbIt0pAPO&index=3

Tra tutti, spicca Ip Man, che vede Donnie Yen vestire i panni del leggendario maestro i Bruce Lee, prima dell’incontro con quest’ultimo. Gli stenti del maestro Ip, nel tentativo i mantenere la sua famiglia durante l’invasione giapponese, e gli spettacolari combattimenti che lo vedono coinvolto sono perfettamente accompagnati dalle colonne sonore di Kawai, per tutta la serie di quattro film.

Kenji Kawai – Maestro (Ip Man 3)
https://www.youtube.com/watch?v=X9SNHaTwiKA

Musicista multiforme, riesce ad adattare il suo stile al contesto che è chiamato ad accompagnare, senza mai perdere la sua identità. Le sue musiche sono perfette durante la visione di uno dei film/anime sopracitati, ma risultano estremamente piacevoli anche come ascolti indipendenti.

Fino alla prossima… Sayonara!

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