Il 7 giugno 1958 nasceva a Minneapolis Prince, talento tanto poliedrico quanto irrequieto, “un musicista che non conosceva confini“, come lo definì GloriaEstefan quando apprese della sua morte.
Indimenticabili le sue canzoni, soprattutto quelle che raccontano l’amore, vere e proprie poesie che ci fanno percepire la sua incredibile sensibilità e la delicatezza con cui raccontava dei sentimenti più profondi. Una delle sue più belle che scrisse negli anni ’80 è Nothing Compares To You, che poi regalò al gruppo musicale The Family.
La canzone venne però portata al successo nel ‘90 da Sinéad O’Connor, che ne fece una sua versione, dolcissima e commovente.
La vena artistica del cantante di Minneapolis, che componeva, arrangiava, produceva, cantava e suonava i suoi pezzi spesso in totale autonomia, lo portò a produrre continuamente nuovi brani, ma anche ad essere tra i pionieri della loro vendita on-line.
Nei suoi lavori, numerosi ed espliciti sono i riferimenti ad artisti black quali James Brown, Sly & the Family Stone e Stevie Wonder, ma anche a musicisti rock come Jimi Hendrix e Frank Zappa.
Egli ha saputo ben mescolare ed in grande stile diversi generi, dal funk al classic rock, dal pop al rap, dalla psichedelia alla disco, dando vita ad un crossover molto apprezzato e dai fan e dalla critica, in un mix urbano, elettrico, nervoso e che, sottilmente, ribadisce costantemente la sua natura nera.
Il 21 aprile 2016, Prince venne ritrovato senza vita in un ascensore all’interno del complesso di Paisley Park, sua residenza situata a Chanhassen, alle porte di Minneapolis: aveva 57 anni.
Gli anni ’80 non sarebbero stati gli stessi senza di lui.
Prince all’ epoca era unico nel suo genere e seppe andare oltre, mentre altri gruppi o cantanti si dedicavano a stili propri degli eighties, quali new wave, new romantic, dark e glam. Inoltre, seppe conferire alle sue canzoni una veste dal forte afflato erotico. Come erotiche erano le sue movenze, la sua voce, il suo modo di presentarsi al pubblico.
Prince era anche un grande amante delle donne ed ebbe, diciamo così, una carriera parallela da scopritore di talenti femminili.
Negli anni ’80, insieme con il suo gruppo, che non a caso si chiamava TheRevolution, mise in atto uno sconvolgimento epocale. A quei tempi, in quell’America, non si poteva neppure lontanamente pensare di mettere la foto di una donna sulla copertina di una rivista musicale. Ma grazie a Prince, questo accadde. Egli non solo fece entrare nella sua band due donne, Linda Coleman e Wendy Melvoin, nel ruolo rispettivamente di tastierista e chitarrista, oltre che di voci, ma le fece diventare le icone di uno dei brani più straordinari della storia della musica, Purple Rain.
Prince con Linda Coleman e Wendy Melvoin.
Ad esse, poi, aggiunse Apollonia Kotero, attrice, cantante e modella, che divenne nota per aver recitato nel film di Prince del 1984 Purple Rain e per essere stata la cantante principale delle Apollonia 6.
Le Apollonia 6
Dopo questa mossa, il suo chitarrista Dez Dickerson decise di uscire dalla formazione dei Revolution, asserendo che i suoi principi religiosi erano in conflitto con le canzoni di Prince, dalle tematiche spesso a sfondo sessuale.
Prince nudo sulla copertina di Lovesexy del 1988, con le mani che sembrano voler coprire il seno, è senza dubbio un esempio di queerness.
In molti sospettavano che Prince volesse solo portarsi a letto le ragazze, ma nessuno, tranne lui, sapeva per esempio che Linda e Wendy erano una coppia lesbica, in un’epoca dove le abitudini sessuali non convenzionali non ti schiudevano le porte della celebrità. Se Prince le aveva scelte, è perché esse avevano del talento. Wendy prese il posto di Dez. Purple Rain fu un successo mondiale anche grazie a loro.
La celebre copertina della rivista Rolling Stone, con Prince, Wendy e Linda, è una pietra miliare
Prince, che amava molto le donne, ne sapeva riconoscere le qualità, le incoraggiava e le esaltava di fronte al pubblico, faceva in modo che esse potessero essere notate, per poi lasciarle libere di spiccare il volo nel mondo del successo.
Quando incontrò a Las Vegas Tara Leigh Patrick, modella, cantante, ballerina e attrice, la ingaggiò e le diede il nome d’arte di Carmen Electra. “Finimmo con l’innamorarci l’uno dell’altra – racconta oggi Carmen – era inevitabile, aveva un fascino pazzesco e sapeva metterti al centro della sua vita“.
Carmen Electra
Con la straordinaria performer Denise Katrina Matthews, in arte Vanity, sua prima fidanzata storica, ebbe una storia d’amore travolgente, ma la loro relazione finì poco prima di registrare Purple Rain e dovette rimpiazzarla con Apollonia.
Vanity
Quasi tutte le artiste che devono tutto o quasi a Prince, hanno avuto una relazione con lui, ma non fu mai quella la ragione del loro successo nel tempo.
Prince scoprì anche il talento di una batterista di origine ispanica, figlia del percussionista di Carlos Santana, e le diede il nome d’arte di Sheila E. Ed anche con lei ebbe una relazione.
Sheila E
Mayte Garcia, che era poco più che una ragazzina quando rimase incinta di Prince, si sposò con lui il giorno di San Valentino del 1996, ma qualche giorno dopo il parto il figlio morì a causa di una rara sindrome.
Prince con Mayte Garcia
Numerose altre donne sono state sfiorate dalla capacità intuitiva di Prince nello scovare talenti, tutte artiste destinate a scombinare i canoni di un’industria, quella musicale, quasi tutta al maschile: Cindy Lauper, le Bangles, Sheena Easton, ChakaKhan, la tastierista Gayle Chapman, ecc.
Di seguito, Cindy Lauper ai Music Award del 1985, canta When You Were Mine, brano di Prince del 1980, inserito nell’album Dirty Mind.
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