Gli anni di piombo e il caso Roberto Peci: a Book Notes Mario Di Vito presenta “Colpirne uno”
Come accade nelle migliori opere letterarie, l’ambientazione (oggi si direbbe la location) in cui viene ambientato il fatto narrato, diventa uno dei personaggi con cui fare i conti.
E spesso non è nemmeno un personaggio secondario, ma vero e proprio protagonista dell’azione, che anzi avvolge il racconto avviluppando gli altri attori della trama.
La San Benedetto di Mario Di Vito nel suo “Colpirne uno. Ritratto di famiglia con Brigate Rosse” mostra uno spaccato dello Stivale in cui molti cittadini si posero fuori dai partiti dell’arco parlamentare per portare avanti la propria battaglia politica e parte di questi scelse apertamente la lotta armata.
Quando Roberto Peci venne sequestrato dalle Brigate Rosse come vendetta trasversale per il pentimento del fratello Patrizio, il giornalista Mario Di Vito non era ancora nato.
Questa è la storia di quel sequestro e del processo che il nonno di Mario, il magistrato Mario Mandrelli (da cui l’autore prenderà il nome…), portò avanti fino alle condanne definitive per gli autori del gesto, finito in tragedia il 3 agosto 1981.
Un’opera in cui il privato si fa pubblico e diventa politico, un affresco di storia patria con cui non abbiamo ancora fatto i conti e che la scrittura di Di Vito rende materia viva davanti agli occhi del lettore.
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